venerdì 12 febbraio 2010

Quinta settimana

La bilancia s'e' fermata a 71. Un po' se lo aspettava Manuel Roca. Questa era una settimana di recupero e quindi le calorie bruciate sono state meno. E poi deve tenere in conto la festa di Sabato scorso dove Manuel Roca ha riempito la casa che tiene nello stomaco fino alle soffitta.
Tanti rulli e un solo giorno di corsa in questa settimana. Comunque stasera si rimettera' le scarpette e fuori uscira' per un'altra corsetta. Il ginocchio non e' del tutto guarito e quasi sicuramente non guarira' in questi giorni. Sa che deve tenerlo sotto controllo e cosi fara'.
Il resto va meno di corsa nella vita di Manuel Roca. E' rilassato al punto giusto.
Si guarda attorno per cercare ispirazione Manuel Roca. Cartine geografiche guardano affisse al muro. Pareti color panna, cosi come le tende. Luci accese come il buio che c'e' dentro Manuel Roca quando chiude gli occhi per meditare. E' una luce che non abbaglia ma che chiaramente mostra la via. E' musica leggera o pesante a secondo della situazione. Come un lento di Ligabue o la rabbia nelle chitarre degli Slayer.
Intorno all'una e trenta del pomeriggio, battendo con le mani sulla tastiera, guardandole attentamente. Si muovono e cercano come occhi i giusti tasti per scrivere cio' che la testa consegna. Decidere come muoverle con il solo pensiero, sara' un fascio di nervi che si stende nelle braccia. Piega l'indice, solleva il medio, abbassa il mignolo e non ha neanche bisogno di guardarle. E adesso le ferma, sospese nell'aria, si muovono, ferme nell'aria.

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