domenica 13 giugno 2010

Filosofia

Durante la mia permanenza a Cambridge, ho studiato all' Università. Nel 2003 mi sono laureato in Filosofia con una tesi su Friedrich Nietzsche, Thomas Mann e Gabriele D'Annunzio. Il mio amore per la sapienza e' nato in un periodo in cui la bolla contenente il mio sogno di diventare corridore professionista era già esplosa. Avevo un vuoto da colmare. Le ore delle mie giornate erano scandite e riempite dal ruotare dei miei pedali. Nel momento in cui smisi di pedalare le mie ore si svuotarono come si svuota di luce la giornata dopo un tramonto. Dapprima iniziai ad uscire come facevano tanti giovani della mia eta, ma più tardi mi resi conto della mia inadeguatezza nei gruppi di massa. Mi sentivo, ed ancora mi sento, distante dalla vita passata davanti alla porta di un bar con un bicchiere in una mano e la sigaretta nell'altra. Volevo a tutti i costi esprimere la mia individualita' di persona come quando, anni prima, ero protagonista nelle gare ciclistiche. Cominciai cosi' a leggere libri a chili. Era diventata una missione che volevo portare a termine nel più breve tempo possibile. Imparare tutto quello che c'era al mondo da imparare. Ovviamente presto mi resi conto dell'impossibilita' dei miei propositi e più umilmente seguitai a leggere tutti i libri che potessero in qualche modo migliorare la mia cultura e la mia persona. Quando leggevo da qualche parte la parola Filosofia, gl'occhi mi scintillavano come quando vedevo la mia bici e immaginavo di pedalare lontano. In effetti le due cose iniziarono ad avere molto in comune nelle mie giornate a seguire. Pedalavo in sella a parole sagge sentendo l'ebrezza dell'aria fina che si respira solo in cima ai Passi Alpini. Con la Filosofia potevo percorrere strade che m'erano sconosciute nello stesso modo che facevo pedalando in bicicletta. Strade tortuose nella mia testa che iniziavo a percorrere a fatica cercando di trovare i giusti rapporti per continuare perlomeno a muovermi in avanti, stare in equilibrio cosi come feci la prima volta che andai in bici senza rotelle. Negl'anni a venire l'amore tra me e la Filosofia si consolido' e nel 2000 m'iscrissi all'Università.
Nella foto si vede uno dei posti più importanti delle mie uscite in bici. Di solito e' il primo posto dove mi fermo per i miei bisogni. Ne ho tre o quattro di questi luoghi a cui sono affezionato ma questo e' il mio figlio favorito. C'e' una vecchia sbarra arrugginita e aldilà di questa, verde di campi d'annegarci dentro. Non e' raro veder lepri e conigli selvatici rincorrere le proprie giornate proprio in quei campi. Anche stamattina mi son fermato per un bisogno, l'aria era fredda per il periodo dell'anno. Cielo coperto di un silenzio che viene da molto lontano. Io ho proseguito la mia giornata in sella fino a pedalare per 4 ore. Per tutto il corpo una sola sensazione, quella di stanchezza.

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