lunedì 14 giugno 2010

Libri

Siamo quello che leggiamo e' una frase che m'intriga. Io, nato in Italia, cresciuto con un'educazione cattolica, studiato di storia d'Italia e degl'Italiani. Ma, i libri che ho letto successivamente hanno formato nella mia testa nuove idee, dubbi, convinzioni, ed incertezze. Idee contro idee como Kramer contro Kramer, come bianco contro il nero. Sono quello che leggo, ma anche quello che mangio, quello che ascolto, quello che faccio o voglio fare. Pero', per rendere la cosa un po' piu' complicata, sono poco o niente di tutto cio'. Dentro, nella vera essenza della mia persona c'e' un tale silenzio che tutto il baccano del mondo lo puo' ridurre ad un sibilo appena udito.
E' bello uscire in bici la mattina presto. E' bello osservare il silenzio che disegna le prime luci del giorno. 30 Km orari e' la velocita' con cui nascono queste ore di luce tenue ma chiara. Se fossi un albero applaudirei il ragazzo che presto la mattina decide di entrare in armonia con la natura. Gli parlerei di come io e lui siamo la stessa cosa. Elementi di un unico elemento che pulsa e respira all'unisono. Tutto parte di una catena di maglie tutte attaccate che passano su ingranaggi come quelli che mostrano la foto. Anche il pedalare e' parte di questa idea di unisono. Tante rivoluzioni che pero' si succedono su se stesso, sullo stesso asse, l'unico asse.

Nessun commento: