venerdì 18 settembre 2009

avvoltoi

Pronti al giudizio, come avvoltoi che a cerchi volano sopra la preda per poi venirti addosso con una scarica di domande. Ammaestrati a non vivere; obbediscono e non si chiedono mai a che cosa. L' obiettivo finale e' seguire la massa, l'enorme movimento di burattini, lo sbriciolarsi delle individualita', l'ammassarsi sotto un'unica bandiera. E fanno domande, pressanti vogliono sapere, devono riassicurasi che anche tu sia come loro. Giudicano perche' credono di possedere il metro di misura, questo e' giusto quello no. Guarda in cielo lo scorrere calmo delle nuvole. Sembra un grosso fiume al contrario, azzurro. Manuel Roca e' incantato dalle varie forme delle nuvole; crea immagini, storie, dialoghi. Vorrebbe prendere parte a questa conversazione, dire la sua, unire le idee, contribuire al dialogo. Guarda in faccia la gente Manuel Roca e vede occhi che han visto e rivisto le stesse cose. Stanchi, gli occhi riempiti di schermi televisivi. Menti stordite da pillole anestetizzanti di informazione che mutilano l'intelletto. Sono loro che si permettono di dar giudizio. Guarda le gambe della gente Manuel Roca e legge la fatica dei loro passi. Il muoversi lento di corpi stanchi, guidati, condotti, costretti a certi movimenti. Guarda dentro le teste della gente e vede i soliti pensieri, triti e ritriti. L'orgoglio di una testa indipendente, pensante, che ragiona da sola. Il concedersi allo svago che piu' gli piace, la creazione di spazi mentali che diventano poi fisici dove e' libero di vagabondare a piacere. Trattiene il fiato, fissa un punto che forse non c'e'; il pensiero corre veloce sul filo invisibile che si unisce al mondo di tutti i pensieri. Sbuffa ora, aria stanca di un luogo chiuso. Cambia l'immagine nello schermo, la luna non e' ancora un sorriso nel cielo. Il sole manda raggi che sono frustate, gli occhi incontrano l'orizzonte lontano.
Volge lo sguardo dall'altra parte, sul sordo oblio che tutte le cose avvolge, il baratro del tempo infinito, la vanità di tutto quel gran rimbombo, la superficialità di tutti coloro che sembrano applaudire... Insomma tieni sempre a mente quel ritiro che ha a sua disposizione in questo suo proprio campicello. Il valore della propria immaginazione. Il suo valore Manuel Roca lo misura col valore delle cose a cui da importanza. Lo strillare inutile di politicanti, soubrette e paggetti non lo toccano.





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