....butta giu' del vento dal cielo che gl'alberi sbattono in ogni direzione. Le ombre che proiettano sui tetti delle case sembrano un film muto che parla in forme di litigi, sopprusi, sottomissioni e inadeguatezza.
Molti anni fa correva in bicicletta Manuel Roca; correva sul filo dei suoi sogni. A cavallo di una macchina di ferro tutta ornata d'oro, una sella di piume da cui ha visto scorrere nei suoi occhi alcuni delle cose piu' belle della sua esistenza. Spinge sul pedale, tira su il pedale, goccie di sudore in bilico sulla punta del naso. Cadono, una dopo l'altra come miti antichi. Mastica aria che sa di sale, ingoia ossigeno come fosse appena riemerso da un'apnea. Conta i chilometri che gli mancano alla vetta e scopre il piacere della meditazione. Dagli estremi del suo corpo, come un'altra goccia di sudore si stacca la mente. Manuel Roca ama corteggiare la fatica, sentirla sua, assaggiarla a denti stretti. Suona l'amico Rauso un assolo per le strade che s'infilano tra i boschi. Per la lingua d'asfalto che trascende ogni morfologia. Canta con voce di grotta nel fresco incanto della galleria di linfe senza fiato. Le immagini cambiano, i sogni rimangono. Ma chi sono si chiede Manuel Roca mentre la ruota del suo tempo scende veloce. Perche' non trovo tempo per cercare una risposta? E' una corona di spine che gli cinge il capo. Potrebbe scoprire di essere qualcos'altro, qualcun'altro. Potrebbe verificare che e' tutto vero, che lo puo' fare, che possiede le abilita'. Potrebbe dimostrate agl'attori ben pensanti che non e' vero che non e' buono di far niente. Vuole piu' tempo. Non vuole risposte a domande che non possono permettersele. Vuole tempo per investigare, per scendere giu', fino ai piu' reconditi angoli del pensiero, scandagliare, togliere ragnatele, spolverare, lucidare. Vedere immagini di una nuova realta' brillare di luce abbagliante, libera da pregiudizi e morali che hanno coperto come un manto la sua intera esistenza. Vedere le cose con nuovi occhi, creare una nuova realta', soggettiva; nuova e senza impostazioni. Manuel Roca e' convinto che un mondo e una realta' diversa siano possibili. L'uomo s'e' fatto ammaestrare da idee e pensieri prodotti dalla necessita' dell'uomo stesso di dare un senso all'esistenza. Perche' l'uomo s'e' fatto ammaestrare? Fino a che punto Manuel Roca e' ammaestrato? Perche' non gli e' permesso di viaggiare nel piu' profondo pozzo della sua mente dove stanno i suoi piu' nascosti pensieri. Gli e' chiesto di non porsi domande, di continuare a cantare la musica che gli viene proposta e ripetere il ritornello all'infinito senza chiedersi se questa musica gli piaccia o no. Non ci conosciamo perche' non ci cerchiamo Manuel Roca pensa. La paura di scendere troppo in profondita', nelle viscere del pensiero e scontrarsi con il buio piu' buio, il nero piu' nero, l'oscuro piu' oscuro.
Medita Manuel Roca, mentre un pedale viene su e l'altro e' spinto giu'. Beyond Good and Evil.
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