martedì 18 novembre 2008

L'orecchio che fischia

E' stato colpito da miliardi di note Heavy Metal, Manuel Roca. Batterie, bassi, chitarre, amplificatori e luci, tante luci. Tre gruppi di Rock forte che l' han portato qualche anno indietro nel tempo, perché questa e' la musica che ha sempre ascoltato. Gl' anni del chiodo, il giubbotto di pelle dei metallari, i capelli lunghi e i jeans attillati.
Ha aperto un gruppo Canadese chiamato Danko Jones. E' stata poi la volta dei Saxon e per chiudere i Motorhead.
Il primo gruppo ha scaldato l' ambiente, un gruppo niente male che indubbiamente sa' suonare Rock. I Saxon hanno impressionato Manuel Roca che durante 747 strangers in the night sbatteva la testa come un ossesso. Ascoltava il gruppo inglese durante il servizio militare e sentirli dal vivo e' stato un bel modo per togliere le ragnatele da quei bei ricordi passati. La band ha aperto con Motorcycle man, sprigionando da subito un sound potente e cattivo. Il cantante Biff Byford non e' più un giovincello ma le corde vocali non sono affatto invecchiate. La voce e' stridula e chiara, sbatte la testa per la durata del concerto e i lunghi capelli color della neve disegnano onde nell' aria. Manuel Roca aveva i capelli lunghi anni fa', ora li tiene rasati per non mostrare la precoce calvizia che gl'ha invaso il cranio.
Capitolo Motorhead. Lemmy e company aprono con Iron Fist. Tre generazioni di persone si trasformano in una massa senza tempo. Agitano teste, braccia, gambe, issano pugni o pollice, indice e mignolo nel classico segno di riconoscimento dei fans del Metal. Manuel Roca segue il suo istinto e si fa trasportare da questa carica musicale che tanto gli piace. Una donna gli tocca la schiena in continuazione, un' altra gli fa una foto. Manuel Roca non capisce la ragione di questi gesti. Alla fine e' Overkill, Lemmy appoggia il basso agl' amplificatori, alza del tutto il volume e se ne va. Il rumore e' assordante e a Manuel Roca fischia l' orecchio rivolto alle casse per i successivi due giorni.

Nessun commento: