E' uscito in bici appena dopo le 7.30, Manuel Roca. Il suo amico Pekish lo aspettava alle 8 per fare insieme un paio d' ore. Forse sarebbero saliti fino ad Alvarez per poi tornare da Labrada, o magari avrebbero semplicemente consumato il tempo ai piedi dei monti Granadini. Avrebbero deciso strada facendo.All' incrocio dove normalmente i due scelgono il percorso da fare, Pekish decide di girare a sinistra, verso il percorso piu' facile. Manuel Roca non aveva ancora recuperato dai bagordi di Mercoledì sera con Sistasio Contro e Trango Stith e non sentiva forza nelle gambe. Come due Sisifo, Manuel Roca e Pekish si allontanano dal percorso difficile. C'è odore di Novembre, o meglio, di foglie colorate e già morte da ore che giacciono sulla strada. Prima dell' imbocco della galleria di Yuq, i due amici notano una bici a terra. Fanno ancora qualche metro e vedono un uomo appoggiato alla parete del tunnel con il cellulare in mano. La galleria di Yuq e' usata dai ciclisti che vogliono evitare il forte traffico che invade le strade della zona. A quell' ora della mattina non c'è nessuno nelle vicinanze del tunnel. L' uomo vede Manuel Roca e Pekish. Dice qualcosa che i due non capiscono, maneggia con il cellulare, sul volto una smorfia di dolore. Non ci vuole molto a capire che il ciclista e' scivolato sulle foglie bagnate che coprono l' entrata della galleria. Pekish s' avvicina all' uomo, Manuel Roca e' vistosamente spaventato. L' uomo fa intendere che sta cercando di chiamare la moglie, e' evidentemente scioccato e dopo pochi secondi sviene. I due sono nel panico, gli parlano, urlano, lo scuotoE' uscito in bici appena dopo le 7.30, Manuel Roca. Il suo amico Pekish lo aspettava alle 8 per fare insieme un paio d' ore. Forse sarebbero saliti fino ad Alvarez per poi tornare da Labrada, o magari avrebbero semplicemente consumato il tempo ai piedi dei monti Granadini. Avrebbero deciso strada facendo. All' incrocio dove normalmente i due scelgono il percorso da fare, Pekish decide di girare a sinistra, verso il percorso piu' facile. Manuel Roca non aveva ancora recuperato dai bagordi di Mercoledì sera con Sistasio Contro e Trango Stith e non sentiva forza nelle gambe. Come due Sisifo, Manuel Roca e Pekish si allontanano dal percorso difficile. C'è odore di Novembre, o meglio, di foglie colorate e già morte da ore che giacciono sulla strada.Prima dell' imbocco della galleria di Yuq, i due amici notano una bici a terra. Fanno ancora qualche metro e vedono un uomo appoggiato alla parete del tunnel con il cellulare in mano. La galleria di Yuq e' usata dai ciclisti che vogliono evitare il forte traffico che invade le strade della zona. A quell' ora della mattina non c'è nessuno nelle vicinanze del tunnel.L' uomo vede Manuel Roca e Pekish. Dice qualcosa che i due non capiscono, maneggia con il cellulare, sul volto una smorfia di dolore. Non ci vuole molto a capire che il ciclista e' scivolato sulle foglie bagnate che coprono l' entrata della galleria. Pekish s' avvicina all' uomo, Manuel Roca e' vistosamente spaventato. L' uomo fa intendere che sta cercando di chiamare la moglie, e' evidentemente scioccato e dopo pochi secondi sviene. I due sono nel panico, gli parlano, urlano, lo scuotono. L' uomo fa strani versi, russa, a volte sembra stia soffocando. Manuel Roca gli toglie il casco, Pekish gli ordina di prendere dell' acqua. Manuel Roca prende l' acqua e la butta in testa all' uomo che si riprende con occhi di paura. I due cercano di farlo calmare e poi Pekish prende il cellulare e chiama un'ambulanza. Finalmente la situazione sembra rientrare nella normalità. L' uomo comincia a capire cosa gli sia successo e si rassegna al fatto che, molto probabilmente, ha rotto la clavicola nella caduta. Dopo venti minuti circa, arriva un' auto dell' ambulanza e la moglie dell' uomo. Un dottore taglia con una forbice la felpa dell' uomo e questo quasi protesta dicendo che vuol cercare di toglierla. Il dottore non s' intenerisce e con diverse sforbiciate ha sbrindellato la felpa. Manuel Roca e Pekish non son più d' aiuto, riprendono la bici e se ne vanno. Il dottore li saluta con un 'ben fatto', l' uomo ferito stringe, con la mano del braccio buono, quella dei suoi angeli custodi. L' attenzione che i due ora hanno nei confronti della strada umida e delle foglie bagnate e' massima. Parlano dell' accaduto facendo anche delle battute che aiuta a stemperare la tensione accumulata specialmente nel momento in cui l' uomo e' svenuto. Tornano a casa dopo appena due ore e si danno appuntamento per il giorno dopo.
Nessun commento:
Posta un commento