Anche oggi il programma verso Pecol e' stato rispettato. Manuel Roca ha passato piu' di 6 ore in sella della sua Colnago C40 che come sempre s'e' fatta guidare fedele dal suo cavaliere. Non e' stata facile. Le prime 5 ore sono apparse leggere come sacchi di piume ma, nell'ultima ora i sacchi si son riempiti di sassi. Era la prima volta che Manuel Roca doppiava la boa delle 5 ore e chiaramente il corpo non era preparato a questo stimolo. Il momento piu' difficile e' stato a circa 20 minuti da casa quando improvvisamente ha sentito un senso di vuoto e di fiacchezza inaspettata. Ha visto anche tutto bianco per un istante, mentre le mani hanno cominciato a formicolare inspiegabilmente. Per fortuna Manuel Roca aveva ancora una barretta energetica in tasca che ha subito divorato. Per 5 minuti il senso di spossatezza e' proseguito ma dopo questi interminabili momenti Manuel Roca s'e' ripreso. Le mani han continuato a formicolare ma per lo meno ha potuto arrivare a casa ancora in forze. Prendendo l'ascensore, Manuel Roca s'e' guardato nello specchio vedendo qualcuno che faticava a riconoscere. La fatica e lo sforzo cambiano i lineamenti, il sale attaccato alla pelle ne modifica il colore. Gli occhi non si sono soffermati a lungo su questa immagine per non portare alla mente un'idea sbagliata sull'utilita' di queste uscite estreme.
Una volta a casa Manuel Roca ha divorato un piatto di pasta e uno yogurt con cereali prima di buttarsi sul letto ancora esausto. La strada per Pecol e' questa, Manuel Roca lo sa e non vuole affatto prendere delle scorciatoie o delle deviazioni. Vuole arrivare a Pecol per la sua strada, fiero del lavoro fatto.
Manuel Roca ha iniziato la sua giornata pedalando su per la collina che domina Mato Rujo, da li s'e' guardato un po' in giro e, dopo un' istante, piantando in asso il panorama s'e' tuffato dall'altra parte dell'altura. Ha proseguito sul piano pensando che la vita doveva conquistarla giorno per giorno, e che il percorso verso Pecol si percorre pedalata dopo pedalata. Guardo' la bici e si chiese com'era possibile arrivare ad amarla sino a conoscerne ogni segreto, quasi la macchina fosse un tutt'uno con lui. Questo ciclo-impegno e' lo scopo principale della sua vita, bruciando primavere, estate e autunni sulla strada. La maggior parte delle volte, gli piace tanto pensare e pedalare da solo che gli annoierebbe anche l'interruzione di qualsiasi voce amica. Guarda la strada Manuel Roca quando si porta faticosamente verso il cielo. E seguendola rapido egli guarda, egli osserva, egli pensa. Quale educazione della mente e del cuore, qual tesoro di cognizione e di esperienze portera' a casa dal suo pedalare! Ha una salute ferrea, una costanza di una saldezza a tutta prova, un'istruzione perfetta, sono tre qualita' che gli permettono di superare qualunque ostacolo. Manuel Roca e' instancabile in questi giorni e aspetta il domani per avvicinarsi ancora un po' a Pecol.
Nessun commento:
Posta un commento