domenica 28 febbraio 2010

Settima settimana

Finalmente la bilancia s'e' fermata a 70. Manuel Roca l'aveva aspettato per un bel po' questo peso e Venerdi' era li' ad attenderlo.
Quattro giorni senza lavorare per Manuel Roca e quindi quattro giorni in cui il fisico e' stato sottoposto ad una buona dose d'allenamento. Rulli, corsa e bici per quasi 15 ore di allenamenti. Tutte ore che verranno comode il giorno della gara, nel massimo dello sforzo quando anche l'ultima delle cellule chiedera' di mollare torneranno alla mente di Manuel Roca le ore di fatica e allora trovera' altra energia da buttare sulla strada.
Questa settimana non e' riuscito a far scendere il tempo sul giro-prova ma il motivo non e' stato fisico se non di ostruzione del percorso. Infatti l'acqua che invadeva la strada non ha permesso di completare il percorso solito ma l'ha obbligato ad allungarlo. Alla fine Manuel Roca era vicino al tempo record per la stagione malgrado il tempo perso.
Oggi mangiata a casa di Manuel Roca. Cous cous, tortilla e formaggio con gl'amici Khalid e Soares. Ha mangiato parecchio Manuel Roca ma non e' piu' di tanto preoccupato perche' sa d'aver bruciato parecchio in questi giorni. Dopo mangiato han visto il film Fresa y Chocolate che ha dato spunto a qualche minuto di dibattito sul piu' e il meno di questa nostra apparizione sul suolo terracquo. Ieri uscendo con Penkish ha confermato che l'obiettivo e' 1 ora e 18", deve crederci Manuel Roca.
Intanto continua l'opera di scavo nella mente di Manuel Roca. Come un archeologo sta risalendo a tutti gli strati del suo passato per cercare di capire chi e'. Vuole togliersi di mezzo tutte le etichette che gli sono state appiccicate adosso dal giorno della sua nascita. Dalla nazionalita' alla religione, ai vari ruoli sociali o culturali. La strada e' lunga ma molto entusiasmante ed eccitante e Manuel Roca si trova sempre piu' a suo agio in questo mondo dove pian piano sta abbattendo tutte le barriere, ammainando tutte le barriere e parlando tutte le lingue. Sa che non puo' condividere queste idee con molta gente ma e' veramente cosi importante? Manuel Roca crede che no.

domenica 21 febbraio 2010

Sesta settimana

E' la bilancia che non scende. 71 e niente di meno. Ammette questa fatica a perdere peso Manuel Roca. Non e' facile e le ore d'allenamento non sono tantissime per permettere un grande dispendio di energie. Pensa comunque alle tre settimane rimaste ed in particolare a quella che arriva che gli permettera' di fare parecchie ore di allenamento.
C'e' comunque una grande notizia scivolata leggera tra le ore di quest'ultima settimana. Il ginocchio non fa piu' male, quasi non ci puo' credere. Non ci sono dubbi che venga premiata la perseveranza di Manuel Roca nel fare stretching. Speriamo che questo problema sia del tutto dimenticato.
Il sole e la neve, il grigio delle nuvole. E' un susseguirsi di emozioni quella che scorre nel cielo. I sorrisi piu' belli ma anche alcune lacrime gelate che misurano l'arte nella vita di Manuel Roca. Come scatole d'uova vuote, come l'albune che cola nelle vene della gallina prima di diventare uovo. Vive, il momento, cio' che e' adesso. Il rischio e' stato scampato e Manuel Roca sorregge lo sguardo dello specchio con un ghigno. Se fosse arrivata molte rughe avrebbero appeso le linee sulla fronte.
La sera in punta di piedi arriva scortando le ore piu' sazie. Correndo il pomeriggio fugge guardando con la coda dell'occhio la terra di nessuno.
La corsa e' molto piu' veloce di quanto fosse tempo fa. In 40' 38" Manuel Roca conclude il suo giro prova, la gamba gira sempre piu' veloce.

venerdì 12 febbraio 2010

Quinta settimana

La bilancia s'e' fermata a 71. Un po' se lo aspettava Manuel Roca. Questa era una settimana di recupero e quindi le calorie bruciate sono state meno. E poi deve tenere in conto la festa di Sabato scorso dove Manuel Roca ha riempito la casa che tiene nello stomaco fino alle soffitta.
Tanti rulli e un solo giorno di corsa in questa settimana. Comunque stasera si rimettera' le scarpette e fuori uscira' per un'altra corsetta. Il ginocchio non e' del tutto guarito e quasi sicuramente non guarira' in questi giorni. Sa che deve tenerlo sotto controllo e cosi fara'.
Il resto va meno di corsa nella vita di Manuel Roca. E' rilassato al punto giusto.
Si guarda attorno per cercare ispirazione Manuel Roca. Cartine geografiche guardano affisse al muro. Pareti color panna, cosi come le tende. Luci accese come il buio che c'e' dentro Manuel Roca quando chiude gli occhi per meditare. E' una luce che non abbaglia ma che chiaramente mostra la via. E' musica leggera o pesante a secondo della situazione. Come un lento di Ligabue o la rabbia nelle chitarre degli Slayer.
Intorno all'una e trenta del pomeriggio, battendo con le mani sulla tastiera, guardandole attentamente. Si muovono e cercano come occhi i giusti tasti per scrivere cio' che la testa consegna. Decidere come muoverle con il solo pensiero, sara' un fascio di nervi che si stende nelle braccia. Piega l'indice, solleva il medio, abbassa il mignolo e non ha neanche bisogno di guardarle. E adesso le ferma, sospese nell'aria, si muovono, ferme nell'aria.

domenica 7 febbraio 2010

Quarta settimana

Ed eccolo un'altro kilo che cade dalla bilancia. Ora sono 71. La forma cresce ma il dolore al ginocchio e' tutt'altro che risolto ma, Manuel Roca crede che se lo tiene controllato ce la potra' fare. L'obiettivo e' 1h e 18" senza giraci troppo attorno.
Oggi corsa con Penkish e soci lungo il fiume Mac. 50' comodi e dopo come se avessero liberato dei tori. Manuel Roca corre gia' sciolto anche se non ha potuto seguire la corsa dei primi due, troppo veloci per lui. Ma le ha sentite le gambe seguirlo come un segugio segue la traccia della preda. Era a tutta quando lo hanno staccato ma dentro era felice come un bambino perche' sapeva che era andato forte. Penkish s'e' complimentato. Caro ginocchio, per favore, tieni duro.
La settimana e' stata diversa da tutte le altre anche perche' Manuel Roca ha capito che non si possono avere anche solo due istanti uguali l'uno all'altro. Anche nella routine lo scorrere della vita e' diverso in ogni istante e Manuel Roca s'e' reso conto di questo cercando di essere ad ogni istante presente nel momento.
Ieri uscita in bici che ha superato i 100 Km. Era tanto che non succedeva e forse non era mai successo cosi presto durante la stagione. Ieri sera poi e' stato ad una festa di compleanno e ha mangiato una quantita' incredibile di cibo, non la cosa migliore per la sua dieta ma non e' riuscito a tirarsi indietro.
E l'ha guardata passare. Era come una strada di montagna, piena di curve. Ma non era lei la piu' bella. Veniva dall'oriente, uno stelo di margherita ma la bellezza stava nei petali. S'e' innamorato per 10 minuti Manuel Roca. Un battito di cuore, il sangue che pulsa in pressione, gli occhi s'annebbiamo. L'amore come una lunga corsa.