venerdì 19 giugno 2009

Dubbio

E' uscito in bici questa mattina Manuel Roca facendo un po' di ripetute in pianura. Rispetto a ieri stava molto meglio e l'ora e mezza percorsa e' stata fatta di buon lena. Di sera e' anche uscito a correre a piedi senza quasi mai forzare. Solo nel finale ha voluto aumentare il passo Manuel Roca e per un attimo ha pensato d'aver stirato un muscolo della gamba destra. In effetti non sa veramente se il muscolo e' stirato o meno, sa solo che gli crea un po' di fastidio quando cammina. Martedi e' prevista la sua prossima uscita dove capira' l'entita' del danno.
Il resto della giornata Manuel Roca l'ha passata seduto in ufficio. Una giornata che e' passata via abbastanza velocemente con il pensiero rivolto al giorno dopo, di nuovo al lavoro.

giovedì 18 giugno 2009

Feeble legs

This morning Manuel Roca went out cycling for the first time after his return from Italy where he attended his friend Herbert Fanucci's wedding. He had feeble legs and, phisically, he felt very tired. Manuel Roca thinks that the cause of it derives from his running sections he carried out on the two previous nights. His legs were not prepared to cope with the work they were asked to accomplish. Il tempo era abbastanza bello anche se un leggero vento alle volte rendeva la vita difficile a Manuel Roca. Ha fatto fatica Manuel Roca, tanta fatica che perfino un uomo sulla cinquantina l'ha passato in un pezzo di strada completamente piatto. Ha pensato, Manuel Roca che questa era la prima volta che succedeva da quando vive a Mato Rujo.
Mentre tornava a casa Manuel Roca cercava i motivi di questa sua stanchezza e credeva di trovarne la causa nel suo recente viaggio in Italia. Le poche ore di sonno, il mangiare ed il bere degl'ultimi due giorni non ha aiutato. Visto l'andazzo, ha deciso Manuel Roca di non uscire a correre stasera e di riprovare la bici domattina. La strada verso la sua gara a Pecol e' ancora lunga.
Tra le altre cose, ieri sera Manuel Roca ha mangiato mezzo pacchetto di tarallucci che questa mattina si son sentiti nel girovita che a questo punto della stagione dovrebbe essere piu' secco di come e'.

lunedì 15 giugno 2009

Operazione ritorno

E' giunto il momento di lasciare Mato Rujo? L'anno scorso di questi tempi cominciavo a pensare che prima o poi me ne sarei andato. Adesso credo che sia giusto che cominci a fare qualcosa per muovermi coscientemente. L'idea e' quella di fare uno sforzo ulteriore per imparare la lingua in maniera piu' dettagliata possibile per poi andare a sfruttare questa conoscenza da qualche altra parte. Sono parecchi anni che penso ad una casa in Berbenno. Non sarebbe male fissare quel posto come l'avverarsi di un sogno.

domenica 7 giugno 2009

Pioggia

Giornata di pioggia in bicicletta. Quando Manuel Roca s'e' svegliato questa mattina alle 5 e 20, il cielo era grigio come un topo ma non mandava acqua. Per questo Manuel Roca ha deciso di mangiare qualcosa velocemente ed uscire in bici per quanto possibile. Ha riempito la scodella dei cereali come se dovesse stare fuori per parecchie ore ma ne ha mangiata solo meta' nel caso i cereali non venissero tutti bruciati durante l'uscita. Appena partito ha cominciato una leggera piogerellina che a tratti era semplicemente sputi in balia del vento. A tratti non c'erano neanche quelli. L'umore di Manuel Roca e' cambiato velocemente per il fatto che capiva che sarebbe potuto stare fuori abbastanza a lungo per bruciare almeno la colazione. Appena dopo le 7 e 30 Manuel Roca ha trovato l'amico Penkish e con lui e' stato fuori fino alle 9 e 45. Alla fine per Manuel Roca sono state piu' di 3 ore e mezza in bici. L'uscita e' stata caratterizzata da due avvenimenti particolari, una foratura e la forte pioggia durante gli ultimi 20 minuti. Qualcosa per dare un po' di colore a delle uscite che a volte sembrano tutte identiche.
Nel pomeriggio Manuel Roca s'e' messo comodo sul divano a leggere un po' del libro di Luciana Littizzetto La Jolanda Furiosa e a vedere due film. Il primo e' Che: part one mentre il secondo e' Anvil: the storu of Anvil. Tutte e due i film hanno un legame speciale con il passato di Manuel Roca. Infatti, quando Manuel Roca mise piede nei suoi anni della ragione divenne da subito un'ammiratore di Che Guevara leggendo parecchi libri che lo riguardavano e andando alla ricerca di materiale che lo riguardasse. Ricorda ancora Manuel Roca la bandiera rossa con l'effige del Che appesa in camera a controbilanciare la bandiera degli Slayer e dei loro simboli nazisti che bendeva poco lontano. Gli Anvil sono stati uno dei gruppi che Manuel Roca ascoltava maggiormente un 15 anni fa. Ricorda ancora l'LP Metal on Metal che ancora oggi sta nella sua stanza in Italia.
Un bel pomeriggio quello di Manuel Roca che collegato al filo conduttore della memoria ha potuto riportare alla luce alcuni momenti felici dei suoi anni passati.

sabato 6 giugno 2009

Aspettando

Aspetta Manuel Roca. Seduto sul sofa con il laptop sulle gambe, guarda le ultime news, le previsioni del tempo ed eventuali e-mail ricevute. Aspetta che la pioggia cessi e che finalmente possa uscire in bicicletta. Non e' contento di questo cielo di lacrime che per il momento lo constringe in casa ma se ne fa una ragione. Ultimamente il tempo a Mato Rujo e' stato eccezionalmente bello, caldo e soleggiato che Manuel Roca s'e' pure abbronzato. Ma ora il cielo sembra mostrare il lato peggiore. Ieri, stessa storia. Manuel Roca era uscito ma per colpa di qualche goccia dal cielo aveva preferito tornarsene a casa e buttarsi sotto le coperte. Solo piu' tardi, quando s'e' svegliato, Manuel Roca s'e' reso conto che di pioggia non ne era scesa. Il resto del giorno Manuel Roca l'ha passato in compagnia di un sentimento di rammarico per la mancata uscita.
Oltre il rammarico, ieri e' stato il giorno in cui l'Atalanta ha scelto chi guidera' la squadra nel prossimo campionato; sara' Angelo Gregucci. Non ha fatti salti di gioia per la scelta ma come sempre in questi casi bisogna aspettare prima di giudicare. Lo sa Manuel Roca che non aveva fatto salti di gioia nemmeno quando a Bergamo arrivo Gigi Del Neri che poi si rivelo' uno dei migliori allenatori di sempre a sedere sulla panchina della Dea. All'inizio del campionato manca tutta un'estate che con il gran caldo portera' anche un gran parlare del nuovo allenatore. Manuel Roca non vuole giudicarlo prima d'aver visto come si comporta la squadra in campo. E poi, e' arrivato Simone Tiribocchi, attaccante. Non lo conosco ma da quanto leggo sul Web non dev'essere affatto male. Come sopra, prima di giudicare dobbiamo vedere come s'inserisce e si comporta in campo.
Sono quasi le 4 del pomeriggio e la giornata ha preso un adirezione completamente diversa da quella su cui era iniziata. Manuel Roca e' uscito a correre a piedi per un ora e mezza per cominciare e, una volta tornato a casa, s'e' cambiato ed e' partito in bici. Ora nelle gambe ci sono i segni della stanchezza. Erano infatti 3 settimane e mezza che Manuel Roca non usciva a piedi e le gambe non erano abituate a tale sforzo. Di conseguenza in bici ha sofferto. Forse una mancanza di zuccheri bruciati nella corsa o forse le gambe che non erano pronte per un doppio lavoro. Sta di fatto che Manuel Roca e' tornato a casa stanco, ha mangiato qualcosa e s'e' buttato sul letto per alleviare il peso della fatica.

domenica 26 aprile 2009

Myth and the ‘art’ of cycling

He is back. Manuel Roca returns to speak about his life in Mato Rujo; in the month of April, under a lucid sky and unburdened by the obligation of writing his dissertation which he consigned Wednesday the 22nd. Time is now springing from the clock that overlooks his days. Manuel Roca guzzles it avidly as he drank the fresh water gushing from the fountain there is at the top of the Selvino climb after he has ascended it all out.
The dissertation Manuel Roca just finished to write is about the relationship between cycling and the concept myth. The title he chose for it refers to a book Manuel Roca read some time ago which talked about a motorcycle journey punctuated by some philosophical discussions; Zen and the Art of Motorcycle Maintenance by Robert Maynard Pirsig. In his work Manuel Roca takes this notable work as a starting point to ‘assemble’ all the ideas he possesses on his adored sport and the conception of myth. The title of it is Myth and the ‘art’ of cycling and as Manuel Roca says in the abstract it is dedicated to all of those who enjoy the pleasant suffering of a cycling ride; people who say no to an over-comfortable life but love experiencing the enchantment of physical effort.
Faithful to what he wrote, Manuel Roca was out on his bicycle in the morning and did a very powerful final. At any cost, he wanted to reach the average of 30 km per hour in his 4 hours ride so really had to push himself over his limits in the last 45 minutes.

venerdì 2 gennaio 2009

Alex Bellini

Manuel Roca e' appena tornato a casa dopo una giornata di lavoro. S'e' chiuso nel suo mondo, dove puo' essere semplicemente se stesso. Non mente quando e' seduto in casa sua, Manuel Roca. L'ispirazione e' un lampo che acceca e che vuoi descrivere. Come un lampo che ti cade davanti senza preavviso. La penna o la tastiera raccolgono quello che hai da dire. Ha remato per 10 mesi, dal Peru all' Australia nell'Oceano Pacifico. Uno sforzo incredibile, un lavoro di braccia, di gambe e soprattutto di testa. Manuel Roca si chiede se la sfida e' stata vinta ho persa. Alex e' stato recuperato a 65 miglia dalla costa e quindi non ha raggiunto la sponda Australiana. Se lo chiede e poi risponde che forse questa non e' la cosa piu' importante. Secondo Manuel Roca la cosa piu' importante e' la prova, la sfida, quella sfida che Manuel Roca ha deciso d'abbandonare da un po' di tempo a questa parte.Le parole scorrono, cercano di descrivere idee, stati d'animo, azioni e tutto cio che ci circonda ma a Manuel Roca gli sfuggono. Le usa ma non riesce ad ordinarle, ne conosce il potere ma si fa intimorire. Una sfida col mare e con se stesso, una sfida vinta. Un simbolo di liberta; di coraggio, di perseveranza. Manuel Roca ha creduto di leggere che Alex abbandonasse la sua avventura ma rileggendo attentamente ha capito che lo stesso decideva di approdare in qualsiasi luogo dell'Australia e non a Sidney come era da programma. Per caso una donna ci chiamava Gioconda? Osserva le gambe che camminano. Verso dove? Non lo sparemo mai. S'e' messo a pensare e ha buttato giu' le sue idee. Il mondo s'e' messo a correre, s'e' fermato ed ora e' ripartito. L'urlo e' stato feroce, da pelle d'oca.